M.A.C.A.O. /// centro per la cultura in torre Galfa ?

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Il 5 maggio 2012 il gruppo M.A.C.A.O. (acronimo a libera interpretazione) ha  occupato il primo dei 32 piani della torre Galfa di via Galvani, angolo con via Fara (Stazione Centrale). E’ un collettivo di artisti, attori, curatori, professori, danzatori, musicisti, studenti che hanno deciso di autogestirsi e farsi sentire prendendo un luogo simbolico (la Milano industriale, del consumo: era la sede della Banca popolare di Milano) abbandonato  e in disuso da 15 anni con uno scopo, in teoria, ottimo: fare cultura, e farla, appunto, liberamente. Una reazione che segue altre occupazioni, come quella del Teatro Valle a Roma.

 A Milano è diventato molto difficile lavorare e muoversi nell’ambito artistico. E’ dura per chi c’è nato, cresciuto e ha iniziato a lavorarci in questa bella città, ed è dura per chi viene da fuori. Le arti (danza, musica, arti visive e plastiche, scrittura, poesia …) sono il punto forte del nostro paese, soprattutto in un momento in cui di punti forza ne abbiamo ben pochi. Questi ragazzi vogliono parlare, condivedere linguaggi diversi, far vedere, far partecipare, fare cultura insomma.

Oggi sono stata a vedere cosa succedeva, con buoni presupposti e positiva. Mi ha accompagnata una mia amica, un’artista, Edith Kia, anche lei sempre pronta a mettersi in gioco e vedere quello che succede. Siamo uscite con un punto di domanda: riusciranno a organizzare qualcosa di duraturo ? A coordinare dei progetti ?

Sono tangibili i buoni propositi, le molte parole, le discussioni, la fatica (anche quella fisica, il luogo è tutto da rifare), il lavoro e  il coraggio. Spero molto e lo auguro a loro e alla nostra città, che M.A.C.A.O. riesca a diventare un centro culturale effettivo. Vorrei anche dare il mio appoggio concreto, con aiuto, progetti ecc … ma ancora non ho capito come riuscire a farlo. Ritornerò presto.

Per chi voglia passare ci sono dei tavoli di lavoro divisi per tema. E ognuno ha bisogno di appoggio, partendo da AUTOCOSTRUZIONE/MANOVALANZA.

Di seguito qualche riga del manifesto di M.A.C.A.O. che potete trovare intero sul loro blog http://wmacao.tumblr.com/

“E’con piacere che dichiariamo aperto MACAO, il nuovo centro per le arti di Milano, un grande esperimento di costruzione dal basso di uno spazio dove produrre arte e cultura. Un luogo in cui gli artisti e i cittadini possono riunirsi per inventare un nuovo sistema di regole per una gestione condivisa e partecipata che, …in totale autonomia, ridefinisca tempi e priorità del proprio lavoro e sperimenti nuovi linguaggi comuni. Siamo artisti, curatori, critici, guardia sala, grafici, performer, attori, danzatori, musicisti, scrittori, giornalisti, insegnanti d’arte, ricercatori, studenti, tutti coloro che operano nel mondo dell’arte e della cultura. Da un anno ci stiamo mobilitando, riunendoci in assemblee dove discutere della nostra situazione di lavoratori precari nell’ambito della produzione artistica, dello spettacolo, dei media, dell’industria dell’entertainment, dei festival e della cosiddetta economia dell’evento. A questa logica per cui la cultura è sempre più condannata ad essere servile e funzionale ai meccanismi di finanziarizzazione, noi proponiamo un’idea di cultura come soggetto attivo di trasformazione sociale, attraverso la messa al servizio delle nostre competenze, per la costruzione del comune …”

Questa voce è stata pubblicata il 8 Maggio 2012 alle 9:56 PM ed è archiviata in Uncategorized. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

Un pensiero su “M.A.C.A.O. /// centro per la cultura in torre Galfa ?

  1. luca in ha detto:

    lo spazio è molto bello,spero che affittino a cifre simboliche ad architetti,pittori e fotografi ecc ecc spazi a poco prezzo x non rendere il posto x perditempo ma un luogo di scambio,con gallerie gestite da persone che si vogliono mettere in gioco con idee diverse e costumi di diversa natura per rendere le idee e la cultura italiana al primo posto nel mondo come è sempre stato.speriamo che l’occupazione porti alla condivisione ciao mr.degrì

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